Volta ao Algarve 2018, Gilbert: “È una corsa preparatoria, ma uno prova sempre a vincere”
Philippe Gilbert atteso da una stagione molto importante. Dopo una stagione molto positiva, il belga vuole alzare l’asticella quest’anno, puntando soprattutto a Milano – Sanremo e Parigi – Roubaix, con l’obiettivo dichiarato di conquistare tutte le Grandi Classiche Monumento, avendo già vinto le altre tre in carriera. Per rifinire la condizione in vista della classiche, dopo la Vuelta a Murcia il portacolori della QuickStep – Floors ha deciso di partecipare alla Volta ao Algarve 2018, nella quale l’obiettivo sarà principalmente mettere chilometri nelle gambe, pronto comunque a mettersi anche alla prova per aprire da subito il suo contatore stagionale.
“Alla Volta ao Algarve non corro più dal 2011 – racconta ai microfoni di CyclingPro.net – È una bella corsa, con percorsi complicati e molti chilometri, che sarà importante per accumulare chilometri. Sono corse preparatorie, nelle quali comunque si prova sempre anche a vincere. Inoltre, è una corsa adatta a Bob Jungels, con salite e cronometro. Lui ha dimostrato di poter fare bene nelle corse a tappe, quindi proveremo a giocarcela con lui”.
L’attenzione di Gilbert ovviamente è da tempo rivolta alle classiche del nord fra marzo e aprile. Se alcune di queste hanno cambiato un po’ il percorso, si tratta di novità che non stravolgono lo schema complessivo e le tattiche di gara: “Ci sono dei cambiamenti al nord, ma la situazione è sempre uguale. Le strade saranno sostanzialmente le stesse, invece di girare a sinistra giriamo a destra, ma le strade son quelle. È un fazzoletto di 20m quadrati, le conosciamo a memoria. Sarà importante sapersi adattare al vento ed altri fattori”.
Se il suo obiettivo principale saranno la Classicissima e l’Inferno del Nord, l’ex iridato spiega che comunque non per questo sacrificherà le altre corse, a partire dalla Ronde. “Per il Fiandre il mio obiettivo resta lo stesso, cercare di fare bene e di vincere una seconda volta – aggiunge il portacolori dello squadrone belga – Se voglio vincere la Parigi Roubaix devo essere in forma già da 10-15 giorni. Se punti alla Roubaix punti inevitabilmente anche al Fiandre. Starò bene anche lì”.
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